Architettura dell 900

This slideshow is part of: Guido Zuliani

Diamond Houses di John Hejduk

Con la designazione di Diamond Houses, o Diamond Projects, è co- munemente indicato un trittico di architetture, due case multipiano e un museo sviluppato su un unico livello, disegnate tra il 1962 e il 1967 dall’architetto americano John Hejduk (1929-2000). Il termine fa riferimento all’uso della figura del rombo, fatto da Hejduk nel deli- neare i tre progetti.

Presentati per la prima volta nel 1967 in occasione della mostra , organizzata presso l’Architectural League di New York e curata dallo stesso Hejduk e dal pittore Robert Slutzky, e coevi a opere come la Saltzman House di Richard Meier, la Gwathmey Residence di Charles Gwathmey, la Hanselmann House di Michael Graves e la House I di Peter Eisenman, progettata proprio nel 1967, i rigorosi disegni a china e i plastici che illustravano i tre progetti rappresentarono uno dei piú significativi e al tempo stesso piú origina- li contributi alla costituzione di quella Scuola di New York che alcuni anni piú tardi avrebbe trovato una provvisoria identità sotto l’etichetta dei New York Five. Tuttavia, nel contesto della produzione del gruppo newyorkese – una produzione peraltro alquanto diversificata e dedicata all’esplorazione dei lasciti formali dell’avanguardia architettonica mo- dernista –, l’opera di Hejduk si distingue nettamente per l’originalità e la radicalità della sua ricerca estetica, basata sull’ipotesi dell’autonomia dei contenuti della scrittura architettonica.

A tale riguardo, di fondamentale importanza per la formazione di Hejduk sarà l’incontro con lo storico inglese Colin Rowe, avvenuto pres- so la scuola d’architettura dell’Università del Texas ad Austin, dove, dal 1954 al 1956, l’architetto newyorkese sarà chiamato a insegnare all’in- terno di un nuovo programma didattico messo a punto da Rowe stesso, assieme all’architetto svizzero Bernhard Hoesli. In Texas, Hejduk assi- milò in maniera del tutto originale i contenuti del lavoro di definizione, sistematizzazione e sopratutto storicizzazione dei caratteri formali au- tonomi dell’architettura del Movimento Moderno che in quegli anni, a partire dai saggi (1947) e (1950), lo storico inglese andava sviluppando. Sintesi di quella esperienza è la serie delle austere Texas Houses svi- luppate tra il 1954 e il 1962 quale risultato di una sofisticata riflessione sulle possibilità compositive dello schema a 9 quadrati e delle sue impli- cazioni architettonico-strutturali.

 

  • Founded by inventor, industrialist and philanthropist Peter Cooper in 1859, The Cooper Union for the Advancement of Science and Art offers education in art, architecture and engineering, as well as courses in the humanities and social sciences.

  • “My feelings, my desires, my hopes, embrace humanity throughout the world,” Peter Cooper proclaimed in a speech in 1853. He looked forward to a time when, “knowledge shall cover the earth as waters cover the great deep.”

  • From its beginnings, Cooper Union was a unique institution, dedicated to founder Peter Cooper's proposition that education is the key not only to personal prosperity but to civic virtue and harmony.

  • Peter Cooper wanted his graduates to acquire the technical mastery and entrepreneurial skills, enrich their intellects and spark their creativity, and develop a sense of social justice that would translate into action.